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#CRMBF: Il minimo indispensabile per un CRM che funziona davvero

28/10 Soluta 3 min read

Quando si parla di CRM, spesso si pensa a grandi progetti, sistemi complessi e strategie articolate. Ma la verità è che, per iniziare a farlo funzionare davvero, serve concentrarsi su il minimo indispensabile.
Ovvero: su ciò che permette a marketing, vendite e customer service di lavorare in modo coordinato, con dati condivisi e processi che si parlano tra loro. Questo è stato un tema principale della terza edizione dell'evento CRM Business Forum.

Marketing: dal contatto alla qualificazione

Il primo passo è la raccolta dei contatti dai diversi touchpoint: sito web, social, chatbot, campagne ADV.
Ma raccogliere non basta: serve automatizzare la qualifica dei contatti, segmentarli e capire chi vale di più, attraverso sistemi di scoring e analisi RFM.

Un CRM efficace consente di:

  • tracciare le interazioni digitali (aperture email, clic, visite al sito);

  • profilare ogni contatto (ruolo, settore, interessi);

  • attivare workflow di nurturing e notifiche interne per il passaggio al reparto vendite.

Il consiglio?
Offrire risorse utili, rispettare i tempi del cliente e mantenere un dialogo sui canali che preferisce. Solo così marketing e vendite possono collaborare in modo naturale e misurare insieme il ROI delle attività.

Vendite: opportunità, dati e obiettivi

Per il reparto vendite, “il minimo indispensabile” significa avere tutto sotto controllo: task, opportunità, obiettivi e clienti.
Una scheda cliente completa diventa il cuore operativo, dove convivono:

  • dati strutturali (settore, dimensione, indirizzo);

  • dati comportamentali (visite, email, form compilati);

  • dati prestazionali (quanto e cosa compra, da quanto tempo non acquista);

  • dati relazionali (attività e contatti avvenuti);

  • dati calcolati automaticamente (ultime visite, pagine aperte, opportunità attive).

Il CRM moderno deve essere uno strumento pratico e intelligente, che semplifica la giornata dei venditori, monitora le performance e aiuta a cogliere opportunità di upselling e cross selling.

Customer Service: la voce del cliente nel CRM

Infine, il customer service. Spesso considerato “a valle” del processo, in realtà è una fonte preziosa di informazioni.
Un sistema efficace deve:

  • raccogliere le richieste da più canali (email, social, chat, form);

  • gestire ticket, triage e routing automatico;

  • fornire una knowledge base consultabile;

  • monitorare SLA e livelli di soddisfazione (CSAT);

  • integrarsi con il CRM, aggiornando la scheda cliente con ogni interazione.

L’obiettivo è garantire una gestione delle richieste fluida, compatibile con i tempi e i canali del cliente, e far sì che il customer service contribuisca attivamente alla conoscenza e alla fidelizzazione.

Il segreto? Collaborare (davvero)

Marketing, vendite e customer service non devono essere tre mondi separati.
Il minimo indispensabile per un CRM efficace è la collaborazione: con dati condivisi, processi integrati e metriche comuni.

Solo così il CRM smette di essere un archivio di informazioni e diventa un vero strumento di crescita.